Da vent’anni siamo abituati ad utilizzare banconote condivise da oltre 20 nazioni: il concetto di valuta comunitaria è sicuramente positiva sotto molti punti di vista ma ha inevitabilmente fatto perdere quel senso di “unità” dei singoli paesi, senso che è stato mantenuto dalle monete. Le banconote italiane infatti fino all’arrivo dell’euro erano riconoscibili anche per i volti di personaggi di particolare rilevanza: la 1000 lire con il volto di Maria Montessori ne è un esempio fulgido e ancora attuale.
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Valuta comune
Si tratta dell’ultima tipologia di banconota da 1000 lire stampata dalla Repubblica Italiana, precisamente dal 1990 fino al 1998, ed utilizzata dalla popolazione fino al 2002, precisamente fino al 28 febbraio di quell’anno. Nonostante la “vita” non lunghissima la celebre banconota con il volto della storica educatrice e scienziata italiana (che ha completamente rivoluzionato i metodi di insegnamento per bambini e giovani attraverso lo sviluppo del metodo omonimo).
Se hai le 1000 lire con la Montessori sei ricco sfondato: FOTO
La 1000 lire Montessori rappresenta ancora oggi la perdita di potere d’acquisto che la lira ha avuto nel corso delle ultime decadi del secolo scorso. Di fatto è stata la banconota dal “taglio minore” dell’ultimo stadio di “ciclo vitale” della valuta ma oggi è ancora relativamente diffusa tra gli appassionati. Se vogliamo ambire ad un guadagno in fase di vendita conviene puntare su esemplari rari.
Una Montessori in ottime condizioni qualsiasi vale dai 15 ai 35 euro ma sono le sostitutive ad essere maggiormente interessanti, ossia le banconote con la lettera X all’inizio del seriale: in particolare le XA, XB , XC , XD possono valere fino a 200-220 euro se in condizioni fior di stampa. Se le condizioni sono comunque eccellenti, il valore cala comunque in modo sostanziale, queste banconote possono comunque far guadagnare dai 100 ai 150 euro.
Le “ordinarie” più rare sono quelle della prima serie, riconoscibili per il seriale che inizia per AA e termina con A: il valore massimo è di 60 euro.