Con questa moneta da €0.20 guadagni €12.800: FOTO

L’euro fa parte delle nostre vite da esattamente 20 anni: risale al 2002 infatti la prima “ondata” di monete e banconote comunitarie, nello specifico, fin dal 1° gennaio. Per due mesi la nuova valuta ha coesistito con quella “vecchia” fino alla completa dismissione di quest’ultima a partire dal 1° marzo dello stesso anno: le monete in particolare hanno faticato non poco ad imporsi nelle abitudini degli italiani ma oggi anche una comune emissione da €0,20 euro è immediatamente riconoscibile ed utilizzata da oltre 300 milioni di cittadini comunitari.

Con questa moneta da €0.20 guadagni €12.800: FOTO

Coniata da tutti i paesi che hanno accettato di adottare l’euro, la moneta da 20 centesimi è immediatamente riconoscibile per essere realizzata in oro nordico, una particolare lega, basata sul rame, con l’aggiunta di alluminio, zinco e stagno, utilizzata anche per le monete da 20 e 50 centesimi. Le monete da €0,20 sono riconoscibili per la struttura che non è perfettamente tonda ma con 7 rientranze (solitamente questo motivo è chiamato fiore spagnolo).

Le monete più rare fanno parte dei paesi più piccoli che oltre a produrne in quantità più modeste, non garantiscono una diffusione così capillare oltre i confini.

Ad esempio una moneta da 20 centesimi del Principato di Monaco, nello specifico del 2017 può far guadagnare oltre 30 euro se in condizioni perfette. Valutazioni interessanti e non differenti dal punto di vista monetario per i 20 centesimi della Città del Vaticano del 2002, riconoscibili per il volto di Papa Wojtyła.

E’ difficile ambire a valutazioni elevate, a meno che non si tratti di esemplari che presentano qualche forma di errore di conio, ossia differenze in termini di coniatura non volute, solitamente si tratta di parti di incisioni mancanti oppore eccesso di metallo in determinate zone. Maggiore è raro un errore di conio, più elevato sarà il valore, anche se quest’ultimo viene determinato sopratutto dalla richiesta. Una moneta da 20 entesimi che ad esempio non presenta l’anno di coniatura o altre parti evidenti sono state messe all’asta per decine di migliaia di euro.