Se vedi questo segno sulle banconote sei ricco: “pazzesco”. FOTO

Le banconote rappresentano i “soldi” nella loro forma più tangibile ed effettiva, molto più delle monete, anche se storicamente parlando queste ultime sono decisamente più antiche come concetto. La carta moneta invece ha iniziato a diffondersi in maniera parallela a quella delle banche, quindi con la prima rivoluzione industriale, mentre le monete sono molto più antiche.
Spesso i collezionisti prediligono proprio queste ultime ma anche le banconote possono dare molte soddisfazioni in tal senso.
Carta moneta comunitaria
Un esempio è dato proprio dalle oramai riconoscibilissime e diffuse banconote dell’euro, valuta comunitaria che ha iniziato ad essere utilizzata dalla quasi totalità della cittadinanza europea a partire dal 2002, ossia esattamente vent’anni fa. Le banconote comunitarie sono suddivise in due serie, la prima realizzata dal 2002 fino al decennio successivo, mentre la Europa ossia quella attualmente più utilizzata, ha iniziato a prendere il posto della prima serie a partire dal 2013.
E’ spesso il codice seriale, presente su tutti i tagli delle banconote a rappresentare simbolicamente il valore effettivo in quanto codice identificativo di ogni singolo esemplare. Seriali non comuni come quelli comprensivi di poche cifre oppure che presentano numeri consecutivi sono ad esempio considerabili più interessanti di una banconota comune.
Se vedi questo segno sulle banconote sei ricco: “pazzesco”. FOTO
Le banconote comunitarie più importanti ed interessanti dal punto di vista collezionistico fanno parte della prima serie, e sono le cosiddette specimen, ossia banconote Campione non destinate alla circolazione ma ad essere donate al presidente della Banca Centrale Europea. Sono riconoscibili proprio per questo evidente “segno” che capeggia su ambo i lati delle banconote, leggermente in diagonale. Per il resto le banconote specimen sono filigranate ed hanno un aspetto identico a quelle “normali”.
Trattandosi di esemplari molto rari il valore è piuttosto alto: le emissioni da 5 e 10 euro in questione valgono dai 500 fino ai 1000 euro, quelle da 20 e 50 possono superare i 1500 euro, mentre 100 e 2000 “sforano” i 3000 euro come valore massimo.