Canone Rai, quanto si pagherà? “Da non credere”

Il Canone Rai fa inevitabilmente discutere per varie motivazioni, anche perchè nonostante sia stato modificato a più riprese negli ultimi decenni, appare sotto molti punti di vista ancora “antiquato” rispetto alla concezione originale. La versione “moderna” del Canone in questione infatti continua ad essere “calcolato” semplicemente sul possesso di qualsiasi apparecchio televisivo, nello specifico qualsiasi che possa “decifrare” il segnale dell’antenna. Anche il termine stesso non è corretto, visto che da oramai diversi anni si tratta di un’imposta obbligatoria proprio basato sul possesso di una TV.

Canone Rai, quanto si pagherà? “Da non credere”

Da qualche anno, nello specifico dal 2016 il Canone Rai viene “pagato in automatico” essendo associato alla fatturazione dell’energia elettrica. Il governo Renzi infatti ai tempi decise di combattere l’evasione di questa tassa, che veniva effettivamente pagata solo da un ristretto numero di italiani (circa il 3%), proprio accorpandolo alle bollette dell’energia, opportunamente rateizzate in 10 mesi (9 euro per 10 mensilità quindi, per un totale di 90 euro annui). Questa formula ha permesso un aumento degli importi percepiti da parte del servizio pubblico e dallo Stato (che tassa a sua volta gli importi pagati dai cittadini), ma non è “in linea” con gli omologhi canoni televisivi del resto d’Europa che continuano ad essere calcolati e pagati in maniera “indipendente”.

Recentemente l’esecutivo ha reso nota la notizia che era già nell’aria: la Tassa televisiva dal 2023 ritornerà ad essere “scorporata” dalla bolletta della luce, anche se non è ben chiaro se ci saranno effettive novità in termini di importo totale: saranno prevedibilmente aumentati i controlli per gli “evasori” così come le multe, ma anche l’importo annuo potrebbe aumentare, magari ritornando a 113 euro del periodo “pre” accorpamento. Trattandosi di un’imposta indispensabile per lo Stato italiano, è praticamente impossibile che il Canone Rai venga effettivamente abbandonato.

L’ipotesi di aumento non è assolutamente “campata per aria”, anzi: bisognerà attendere sicuramente un po’ di tempo per conoscere nuovi dettagli.

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