Questa banconota da €20 vale una fortuna: ecco quale

Esattamente 20 anni fa l’euro ha iniziato a sostituire le principali valute monetarie del vecchio continente, concretizzando quello che di fatto è stato un “passaggio di consegne” programmato diversi anni prima. L’idea originaria di una valuta monetaria condivisa da tutti i paesi europei risale al trattato di Maastrict dei primi anni 90 del secolo scorso ma solo un decennio dopo il cambio è diventato effettivo e reale. Anche se alcuni paesi hanno iniziato a coniare monete da prima del 2002, le banconote come quella da €20 hanno iniziato a diffondersi a due decadi or sono. Alcuni esemplari sono incredibilmente danarosi.
Diffusione
Si tratta di un “modello” di carta moneta che è immediatamente riconoscibile e che rappresenta come pochi altri “tagli monetari” uno immediatamente identificabile per valore e “dimensioni” dal valore medio. Anche per questo motivo risulta essere una delle banconote europee più falsificate in assoluto, con quasi il 50 % della produzione illecita registrata nell’ultima decade.
E’ contraddistinta da una colorazione azzurro-blu che è stata mantenuta fino ad oggi, con l’istituizione della seconda serie a partire dal 2015, che ha sostituito progressivamente quella del 2002. La €20 è utilizzata da oltre 320 milioni di cittadini europei in 25 paesi, 23 di essi fanno parte dell’Euro Zona, e 2 che utilizzano l’euro in maniera unilaterale (Montenegro e Kosovo).
Questa banconota da €20 vale una fortuna: ecco quale
Anche una banconota così diffusa può essere effettivamente molto interessante dal punto di vista economico: in particolare facciamo riferimento alla rarissima banconota da €20 databile 2002 che è riconoscibile per la scritta posta su ambo i lati, Specimen (corrispondente più o meno al nostro Campione). Si tratta di un’emissione speciale, non concepita per essere circolante come tutte le altre quanto piuttosto destinate ad essere donate a membri importanti della Banca Centrale Europea oltre al presidente di turno.
Il valore è molto alto: a seconda dello stato di conservazione può portare ad un guadagno da poco meno di 1000 euro a 2000 euro.