Se trovi questa vecchia moneta sei ricco: ecco quale. FOTO

L’invenzione delle monete è antichissima: risale infatti approssimativamente al V secolo avanti cristo la prima tipologia di oggetto realizzato in metallo utilizzato al posto del comune baratto tra metalli e altri oggetti preziosi. Nel corso dei secoli praticamente ogni nazione, grande o piccola, ha iniziato a sviluppare le zecche, ossia le unità governative adibite alla loro coniatura, e tutt’ora si tratta di un concetto economico fondamentale per le economie, ma che al contempo è anche fonte di grande interesse per gli appassionati di numismatica. Ecco un esempio di vecchia moneta che può far guadagnare una somma considerevole.
Se trovi questa vecchia moneta sei ricco: ecco quale. FOTO
Per familiarità, prenderemo in esame una moneta italiana, nello specifico una emissione non così antica ma sicuramente “vecchia”, ma anche simbolica per la storia del nostro paese: in particolare facciamo riferimento alla moneta da 1 lira Arancia, ossia la prima emissione di questo valore sviluppata dall’allora neonata repubblica italiana, nell’immediato dopoguerra, dal 1946 al 1950 per la precisione, anno in cui la produzione cessò per fare posto alla versione Cornucopia. Si tratta di una moneta realizzata in lega Italma, molto comune ai tempi, e che ha trovato una discreta diffusione anche negli anni immediatamente successivi.
La moneta da 1 lire Arancia raffigura sull’altro lato il profilo di un’Italia femminile con due spighe tra i capelli, come simboli di fertilità agraria.
Gli esemplari più rari ed interessanti sono quelli del 1946, che hanno un valore compreso tra i 50 € ed i 300 €, data la scarsa diffusione già ai tempi, ma la più rara è sicuramente l’esemplare del 1947, coniata in appena 12 mila esemplari. Il valore di un esemplare in buone condizioni è pari a 200 euro ma questo progressivamente sale con il miglioramento dello stato di conservazione: in Fior di Conio una moneta da 1 lire Arancia, può valere ben oltre i 1000 euro, arrivando a toccare i 1500 euro come valore massimo.