Con l’avvento e la diffusione della pandemia portata inevitabilmente dal Covid, siamo tutti un po’ più “attenti” perlomeno alle notizie che riguardano nuovi agenti patogeni e virus, processo che in realtà è tendenzialmente sotto controllo dal punto di vista delle varie influenze, ossia delle mutazioni di ceppi già esistenti che per sopravvivere tendono ad adattarsi, e una delle ultime varianti, conosciuta comunemente come Influenza australiana ha fatto già registrare i primi casi proprio nelle ultime 24 ore, come rilevato dall’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove sono stati identificati 16 casi di influenza “australiana”.
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Di cosa si tratta? Sostanzialmente della più contagiosa forma di influenza che generalmente inizia a manifestarsi tra l’autunno e l’inverno, quindi intorno ad ottobre-novembre ma che in questo caso ha anticipato lievemente la propria tempistica. Costituisce il nome comune del virus conosciuto come H3N2, rilevato lo scorso giugno nell’emisfero australe (da qui il termine comune di australiana) ma che inevitabilmente ha iniziato nel corso delle settimane a diffondersi anche in Europa.
Non è ancora chiaro se si tratta di un virus “nuovo”, oppure una forma di evoluzione di quelli già pre esistenti.
I sintomi almeno per ora sono riconducibili a quelli di una normale influenza, quindi indebolimento, tosse, inappetenza, raffreddore, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all’apparato respiratorio e gastro-intestinale. In Oceania ha causato centinaia di vittime e migliaia di ricoveri in terapia intensiva anche a causa dell’indebolimento del sistema immunitario, contesto sviluppatosi anche per motivazioni legate all’ecosistema differente rispetto a quello europeo.
Il prossimo vaccino influenzale annuale, disponibile entro la fine del 2022 dovrebbe con tutta probabilità essere efficace anche nei confronti di questo virus.
I medici hanno tuttavia fatto notare che è meglio non sottovalutare questa malattia soprattutto in combinazione con il Covid, in quanto un “mix” delle due sintomatologie possono essere anche pericolose.