Zucchero di canna e zucchero bianco: quale fa meno male?

Lo zucchero come lo conosciamo oggi è contenuto in una quantità di prodotti difficilmente immaginabile e quantificabile di tipo alimentare, in quanto risulta essere estremamente conveniente da ogni punto di vista per le aziende che si occupano di cibo. Non è infatti presente solo nei dolci, ma viene utilizzato anche per “aggiustare” il sapore di molti cibi salati o comunque non dolci, ma anche per addolcire moltissime bevande come il caffè ed il tè. Di contro è oramai associato ad uno stile di vita poco sano, in quanto l’eccesso di zucchero porta inevitabilmente non solo ad uno stato di obesità ma anche a tutta una serie di problemi cardiaci, legati al colesterolo, pressione alta e molte altre patologie. Per questo motivo viene trattato alla stregua di “veleno” o quasi, e tra le alternative consigliate spicca oltre allo zucchero “bianco” anche quello di canna, che è il nome comune per definire quello apparentemente più “grezzo”. Ma quale fa meno male?
Zucchero di canna e zucchero bianco: quale fa meno male?
In realtà cambia quasi niente dal punto di vista nutrizionale e anche come effetti positivi. Lo zucchero raffinato proviene quasi tutto dalla canna da zucchero oppure dalla barbabietola, ed è composto prevalentemente da saccarosio. Il processo produttivo è cambiato solo nella produzione in quanto tale, ma sostanzialmente è solo più avanzato e “meccanizzato”.
Anche lo zucchero “scuro”, pur nelle varie tipologie che sono apparentemente meno raffinate sono comunque composte quasi interamente da saccarosio, oltre che da una piccola quantità di nutrienti (ma proprio ridotta) e vitamine.
Le percentuali di zucchero di canna “scuro” di diversità sono date dalla melassa che viene più o meno aggiunta alla raffinazione. Ma la differenza nutrizionale, che è molto bassa in tutti i casi (il corpo umano non ha sostanzialmente “bisogno” di zucchero raffinato, che resta qualcosa di legato al sapore), è la medesima.
E’ essenziale ridurre comunque il consumo di zucchero, indifferentemente dal colore.