Gli Omega 3 costituiscono una fonte di acidi grassi essenziali i cui effetti per l’organismo rappresentano dagli anni 90 del 20° secolo, contesto dove questi acidi grassi sono finiti sotto la “lente di ingrandimento” dei ricercatori, diventando anche culturalmente qualcosa di benefico. Ma effettivamente cosa sono gli Omega 3, ed in quale sostanza è possibile trovarli?
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In modo particolare gli omega 3 sono stati considerati estremamente benefici per il comparto cardiovascolare dell’oraganismo umano, anche se nel corso degli anni il ruolo “miracoloso” è stato ridimensionato non poco perchè il ruolo di “prevenzione” portato dagli alimenti che lo contengono sono importanti ma non così incidenti come gli studi originari hanno dimostrato.
Questi elementi ad esempio non possono ad esempio “opporre” una protezione a fronte di infarti ed ictus se sussite già una predisposizione genetica ma è indubbiamente utile ricordarsi di assumerne una quantità più che discreta attraverso l’alimentazione.
Come evidenzia anche la Fondazione Veronesi infatti è sconsigliabile l’uso massiccio di integratori, anche per una questione economica, ma non solo in quanto il loro uso troppo importante può provocare serie emorrargie, quindi l’utilizzo va sempre regolamentato attraverso il parere di un medico.
Tra gli effetti positivi vi è una migliore gestione dell’equilibrio tra colesterolo buono e cattivo, hanno un’importante azione antiossidante migliorando le difese immuntarie ed è anche molto importante per lo sviluppo e la crescita.
Omega 3 infatti si trova in particolar modo nel pesce azzurro e nello specifico in numerose forme di alimentazioni di provenienza ittica, come varietà marine come sardina, sgombro, tonno, palamita, aguglia, lanzardo, sugarello, alaccia, aringa, merluzzo, ma anche in diverse alghe (seppur in quantità minore) e in piccole dosi anche nella frutta secca.
In media, una persona non necessita di un apporto fornito da integratori di omega 3, è sufficiente inserire nella propria dieta almeno uno degli alimenti sopracitati.
