Colangiocarcinoma: come riconoscerlo, quali sono le cause, come curarlo

Nell’ambito della maggior parte delle malattie l’azione preventiva è spesso essenziale e contribuisce a ridurre di molto le speranze di un decorso anche possibilmente fatale della patologia, concetto che può applicarsi ad ogni forma di malattia, in particolar modo alle purtroppo molto disparate forme di tumore. Il colangiocarcinoma che costituisce una delle forme più aggressive e temute tipologie in assoluto anche perchè spesso non viene effettuata un’attività di controllo costante e persistente.
Colangiocarcinoma: come riconoscerlo, quali sono le cause, come curarlo
Di cosa si tratta? Il colangiocarcinoma è una forma piuttosto grave di tumore che condiziona i tratti biliari del fegato. Viene chiamato anche “tumore primitivo” che condiziona i sopracitati condotti detti anche colangiociti, che sono i canali predisposti per trasportano la bile dal fegato all’intestino. Può trovare spazio sia nella parte interna che esterna dell’organo.
E’ una forma di tumore mediamente raro e anche poco conosciuto, ecco perchè non sono stati sviluppate cure in maniera approfondita e diretta. E’ anche molto difficile comprenderne la presenza in quanto ha sintomi che possono essere ricondotti a malattie meno gravi e comunque non riconducibili alla natura stessa di tumore. Tra i primi sintomi spiccano sicuramente l’ ittero e dolore addominale diffuso anche se in quasi la metà dei casi registrati (circa 5000 nel nostro paese) presenti nelle fasi iniziali il colangiocarcinoma non provoca dolore né sintomi di particolare rilievo.
Sintomi profondi sono la presenza di urine e feci di colore scuro, prurito cutaneo diffuso, inappetenza e perdita di peso conseguente, prividi, febbre e temperatura elevata costante oltre ad un gonfioroe addominale.
Le cause sono sconosciute finora, anche se molti studi hanno evidenziato una tendenza a manifestarsi di questo male nei confronti di condizioni genetiche particolari oppure a seguito di infezioni parassitarie a carico del fegato, ma anche al fumo e malattie come la cirrosi epatica.
Circa il 25 % dei casi viene diagnosticato “per caso”, ma è molto importante non sottovalutare la presenza di sintomi.