Bollette, quanto pagheremo a novembre? Ecco la risposta

Pagare le bollette risulta essere una delle prime azioni di “responsabilità” quando iniziamo a crescere in quanto la necessità di saldare quanto pagato risulta quantomeno necessario per poter continuare a vivere in modo “normale”, ed è facile immaginare che una buona parte delle spese “fisse” del cittadino medio risulti essere proprio costituito dalle fatturazioni legate ai beni e servizi “spesi”. Si tratta di uno snodo fondamentale per il normale e progressivo procedimento dell’ordine “naturale”. L’inflazione ed il caro energia hanno inevitabilmente causato problemi a gran parte dei paesi europei, ed anche il governo Draghi ha dovuto fare i conti con questa problematica che prosegue anche nella fase finale del 2022, infatti i rincari sulle bollette non sono materia del passato, ma anche nel mese di novembre viene da chiedersi quanto pagheremo.
Bollette, quanto pagheremo a novembre? Ecco la risposta
La media del mese, in relazione al 2021 è sempre molto più alta, in relazione proprio alla guerra in Ucraina, che ha contribuito ad aumentare i costi delle risorse come petrolio e gas naturale, anche se rispetto alle proiezioni più recenti, che avevano evidenziato un rincaro di circa il 70 %, questo dovrebbe palesarsi in misura molto più ridotta, pari al 5 % rispetto al mese precedente.
E’ quanto analizzato da Nomisna Energia, ente predisposto al calcolo dei consumi del nostro paese, che ha di fatto fatto “tirare un sospiro di sollievo” alla maggior parte dei consumatori. Tra le motivazioni di questo rincaro molto più ridotto sono da registrare l’aggiornamento tariffario diventa mensile anziché trimestrale delle fatturazioni energetiche, cosa che avrebbe, sempre secondo Nomisma Energia tranquillizzato i mercati e quindi ridotto i costi.
Inoltre c’è da tenere in considerazione il fattore prezzo del gas, che rispetto a pochi mesi fa è calato di molto, pur rimanendo alto: ad agosto 2022 il prezzo per megawatt/ora ha superato i 330 euro, mentre è stato più che dimezzato al giorno d’oggi.
Tuttavia secondo Nomisma il contesto attuale è comunque dettato da costi elevati secondo la media, costi che non potranno calare prima del prossimo anno.