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Quale fotovoltaico conviene? Ecco la tipologia perfetta per tutte le esigenze

impianto fotovoltaico

L’argomento legato all’energia è sempre più “pressante” e indiscutibilmente risulta destinato a far parlare progressivamente con maggior frequenza. Se per molti l’emergenza energetica è una questione ancora “lontana” e non così importante nell’immediato, il conflitto in Ucraina è stato tra gli eventi che più di altri ha determinato un nuovo approvvigionamento di risorse energetiche, essendo molti gli stati europei dipendenti da forniture estere.

Le nazioni europee sono comunque sempre più attive per cambiare tipologia di fornitura energetica, adottando politiche e sistemi rinnovabili. Il sistema fotovoltaico, ossia una forma di energia rinnovabile tra le più diffuse e conosciute è sempre più diffuso, anche se i costi di installazione e manutenzione non lo rendono praticabile da ogni forma di privato.

Quale fotovoltaico conviene? Ecco la tipologia perfetta per tutte le esigenze

Quindi alla domanda “il fotovoltaico conviene?” bisogna considerare varie forme di tecnologia. Si tratta infatti di un contesto produttivo che tiene conto dei materiali impiegati ma anche dal tipo di inclinazione del tetto e non solo.

A partire dalla tipologia di pannello, infatti cambia l’efficienza energetica e quindi la resa. Quelli più costosi sono costituiti da pannelli fotovoltaici monocristallini, ossia tutti “orientati” verso la medesima microinclinazione. Risultano essere più duraturi ed efficienti ma hanno un costo maggiore anche in fase di manutenzione. Quelli policristallini invece sono più economici ma richiedono una manutenzione più costante e sono meno efficienti.

Anche il concetto di tipologia di impianto viene divisa prevalentemente in due categorie, quello “autonomo” che non è collegato ad un impianto energetico nazionale costa di più ma non viene “disperso” presso le abitazioni vicine, di contro quello collegato alla rete generalmente è meno costoso nell’immediato ma fornisce globalmente meno energia proprio perchè resta unito al sistema nazionale. Un esempio della prima tipologia possono essere gli impianti “ad isola” o “stand alone”, che non sono connessi alla rete elettrica nazionale. Esistono poi quelli ad accumulo, che sono muniti di accumulatori e batterie, adatti in zone particolarmente soleggiate così da “conservare” meglio l’energia.

Dipende molto dalle proprie necessità, insomma ma la tecnologia si è evoluta abbastanza da permettere una scelta per tutte le esigenze.

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