Perché l’argento costa così poco? Ecco la risposta

L’argento è quell’elemento chimico che nella tavola periodica ha simbolo Ag (derivante dal latino Argentum) e numero atomico 47. Si tratta di un metallo di transizione tenero, bianco e molto lucido, il migliore conduttore di calore e di elettricità fra tutti i metalli presenti, e si trova in natura sia allo stato puro che sotto forma di minerale.
L’argento viene usato nella monetazione, in fotografia e anche in gioielleria, in cui è protagonista di un’intera branca, chiamata argenteria, che riguarda le coppe, i vassoi, le cornici e anche le posate da tavola.
L’argento è un metallo molto duttile e malleabile, un po’ più duro dell’oro ed è caratterizzato da una lucentezza metallica bianca che viene accentuata dalla fase di lucidatura. Ha una maggiore conducibilità elettrica che è perfino superiore persino a quella del rame.
Si sa, ovviamente, che l’argento rispetto all’oro vale molto ma molto meno ed oggi cercheremo di capire il motivo. Tutti i prezzi sono certamente dovuti alla legge di domanda e offerta.
Durante tutta la storia passata, il valore di questi due metalli è variato molto spesso, ma oggi siamo ai massimi di differenza. In effetti possiamo dire che i metalli preziosi sono ben poco richiesti e mentre l’oro viene insieme usato ugualmente agli Stati per le riserve e dai privati per la realizzazione di gioielli, l’argento quota molto poco per via della sua scarsa richiesta.
Se le cose dovessero cambiare e questo rapporto tra i due metalli dovesse ritornare ai valori usuali, chi ha investito nell’argento avrebbe dei guadagni davvero entusiasmanti.
Però, perché l’argento vale proprio così insignificantemente poco rispetto all’oro?
L’argento, a differenza dell’oro, è molto ossidabile in quanto la sua densità è pari a circa la metà di quella dell’oro, quindi un oggetto d’argento per pesare e soprattutto valere come se fosse d’oro dovrebbe avere un volume praticamente doppio; perché è meno raro dell’oro. Inoltre, come già detto sopra, l’argento non è più così richiesto, dato che ad oggi le posate si fanno con l’acciaio inox e la fotografia è pressoché digitale (le pellicole con il nitrato d’argento erano infatti uno dei maggiori usi del metallo).
L’oro invece è comunque sempre richiesto, sia per gli usi monetari che per l’oreficeria in quanto è il metallo usato per la realizzazione delle fede nuziali, ad esempio. Sicuramente dal lato dell’offerta, l’argento è anche meno raro dell’oro, che è perfino, dalle 15 alle 80 volte, più presente nella crosta terrestre, secondo le varie stime effettuate.