Prelievi contante, novità in arrivo: ecco cosa sta succedendo

Il denaro è indubbiamente la preoccupazione principale che attanaglia la quasi totalità di noi in quanto in praticamente ogni situazione non sembra essercene a sufficienza per “stare tranquilli”.
Oltre alla quantità, va considerato anche il concetto di potere d’acquisto, modificato e spesso ridotto da fattori come l’inflazione che per l’appunto ridicolo la possibilità di utilizzo. Ma non sono gli unici fattori da tenere conto, in quanto anche un’azione comune come l’uso del contante è divenuta negli ultimi anni una vera e propria questione politica che ha catalizzato l’attenzione di praticamente ogni forma di forza in gioco, in quanto i prelievi probabilmente faranno percepire una profonda novità.
Prelievi contante, novità in arrivo: ecco cosa sta succedendo
Oramai gli ATM Bancari e postali sono quasi totalmente adibiti all’erogazione di denaro contante, in quanto buona parte delle altre funzioni, come la possibilità di effettuare bonifici, ma anche banalmente di consultare il saldo, è oramai possibile in modo indipendente, attraverso le numerose app ufficiali.
Prelevare contante, operazione naturale per migliaia di cittadini ogni giorno, sarà, numeri alla mano, sempre più difficile per una motivazione molto semplice e pratica, legata alla presenza di sportelli Bancomat ATM che sono sempre di meno su tutto il territorio nazionale.
Le banche infatti non considerano più conveniente ed utile tenere attivi così tanti ATM e diverse centinaia di sportelli ogni anno sono chiusi, provocando quindi un minore guadagno in termini di commissioni interbancarie, vale a dire gli importi aggiuntivi che sono “trattenuti” dalle banche stesse in fase di prelievo, in particolar modo quando sono effettuate operazioni di prelievo tra banche differenti.
Attualmente le commissioni interbancarie hanno tariffe fisse legate ai circuiti singoli, ma nel prossimo futuro effettuare prelievi potrebbe essere più “costoso” da questo punto di vista in quanto potrebbero essere le singole banche a decidere le commissioni in modo libero, portando la “spesa” di ogni prelievo ad una media di 1,5 euro per singola operazione.