La caarta moneta ha trovato una diffusione sempre maggiore in particolare tra le due guerre mondiali, contesto ricco di eventi e cambiamenti importanti che hanno di fatto sancito la prima forma di svalutazione della moneta. Con il dopoguerra sono stati ideati nuovi formati di banconota e tra quelli più conosciuti anche oggi spiccano le emissioni concepite tra gli anni 70 ed 80, come la banconota con Caravaggio.
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E’ la più famosa banconota da 100.000 lire, stampata in due serie, la prima dal 1983 al 1993, la seconda, che presenta colori più accesi e brillanti, dal 1994 al 1998.
Il nome dell’esemplare deriva ovviamente dal ritratto dell’artista Caravaggio, uno dei più importanti del Rinascimento costituendo la corrente del caravaggismo ed esercitando una forte influenza sulla pittura barocca. Nella sua breve vita (trovò la morte a soli 38 anni) il pittore milanese ha avuto un’influenza importantissima per l’arte occidentale.
Il volto dell’artista è presente sulla parte frontale, sul quella posteriore il noto dipinto Canestra di frutta.
L’emissione vale mediamente da 20 a 300 euro, a seconda delle condizioni anche se c’è bisogno di un pezzo perfetto in ogni aspetto per ambire alla valutazione massima. La seconda serie è sensibilmente più rara quindi vale qualcosa in più.
Quelle che possono valere anche più di 1000 euro sono quelle dal seriale particolare, ad esempio quelle che presentano una numerazione progressiva come 123456 oppure cifre ripetute in successione. La primissima serie del 1983 inoltre è la più rara in assoluto e vale tra le 150 ed i 1000 euro, ne fanno parte tutte le banconote che hanno un seriale compreso tra AA000001A e AA700000A.
Le sostitutive, ossia le banconote che iniziano sempre per X nel seriale valgono da 15 fino a 150 euro, sempre considerando le condizioni, da buone a Fior di Stampa, ossia le migliori possibili. Un esemplare che presenta graffi se non addirittura strappi difficilmente potrà valere più di pochi euro.
