Dogecoin, nuova risalita dopo il “crollo”? Ecco le previsioni

Dogecoin è una criptovaluta che non è esattamente considerabile come le altre, sia nei confronti di Bitcoin, che di fatto ha fornito più di qualche “spunto” per il suo sviluppo, ma anche nei confronti di quelle sviluppate successivamente. La storia di Dogecoin ha infatti inizio nel 2014, a pochi anni di distanza dal primo sviluppo di Bitcoin, piattaforma e valuta che di fatto è stata “parodiata” da Jackson Palmer, un appassionato di moneta elettronica, all’epoca impiegato per la società Adobe, che proprio in questo anno specifico ha sviluppato una versione scherzosa di Bitcoin.
Dogecoin, nuova risalita dopo il “crollo”? Ecco le previsioni
Dogecoin però ha una struttura piuttosto solida in pochi anni, anche grazie all’aspetto del proprio logo, il caratteristico cane doge un meme di internet estremamente popolare ancora oggi. Dogecoin ha trovato anche applicazioni pratiche nel corso degli anni, ad esempio per finanziare opere benefiche, ma che nel corso del tempo ha trovato sempre più applicazione e diffusione pratica. Anche nomi “importanti” ed influenti come lo sviluppatore di Ethereum ma anche Elon Musk hanno supportato per anni e continuano a farlo, la piattaforma DOGE.
Questo ha influito sul valore, che ha raggiunto un picco importante circa un anno e mezzo fa, arrivando a conquistare una valutazione superiore a 60 centesimi di dollaro per singolo token DOGE.
Con la recente crisi dell criptovalute anche Dogecoin ha perso quasi il 20 % rispetto alla risalita di qualche settimana fa, ma rispetto a Bitcoin ed Ethereum ha “tenuto” e sta risalendo meglio nel valore, attualmente paragonabile a quello di qualche settimana fa, di circa 0,085 euro per token.
Sarà molto importante comprendere le intenzioni dei grossi influencer come lo stesso Musk, che ha più volte ribadito l’intenzione di adattare Dogecoin all’interno di Twitter, come forma di pagamento ufficiale. Entro la fine del 2022 secondo diversi analisti Dogecoin potrebbe avere un nuovo incremento di circa il 20 %.