Trova la moneta con la dea Minerva e sei ricco: ecco quanto vale

Le divinità antiche hanno spesso fatto capolino sulla simbologia umana in tutti i paesi e realtà del mondo, ed anche in tempi successivi, ad esempio a partire dal Rinascimento diverse forme di arte e simbologia di stampo antico sono state riproposte da numerosi artisti del periodo. La dea Minerva, considerata una delle più importanti del pantheon romano, è sostanzialmente una “versione latina” dell’omologa Atena, dea della saggezza e della giustizia. Minerva è stata una delle figure preferite degli artisti del passato ed è ancora presente in numerose raffigurazioni come statue ed opere ma è anche stata la “protagonista” su una celeberrima moneta italiana.

Trova la moneta con la dea Minerva e sei ricco: ecco quanto vale

Infatti la moneta da 100 lire italiana nella sua forma più diffusa, quella coniata dagli anni 50 fino alla fine degli anni 80, viene chiamata proprio Minerva in quanto la dea è ritratta in una posa a figura intera mentre impugna una lancia con la mano sinistra, con la destra invece si allunga verso un albero di alloro, anche questa una raffigurazione di prosperità ed energia.

La 100 lire Minerva è stata coniata dal 1954 al 1989, fino a quando è stata sostituita dapprima dalla poco fortunata variante “Piccola”, ritraente sempre Minerva ma in misura ridotta, e poi dalla versione Italia Turrita. Resta comunque la 100 lire più diffusa ed apprezzata fino alla diffusione dell’euro.

Sebbene ancora diffusa e conosciuta presso i collezionisti e gli appassionati, la 100 lire Minerva può anche portare un guadagno importante, se siamo in possesso dell’esemplare giusto. In generale tutti gli esemplari dal 1955 al 1962 possono valere diverse decine di euro se perfettamente conservati, mentre è ancora più rara e preziosa la versione di prova del 1954, sviluppata in un numero molto ridotto di esemplari da parte della zecca di Roma. Classificata coome Rara di livello 3, questo esemplare che è identico a qualsiasi altra moneta da 100 lire eccezion fatta per la scritta “prova” riportata in piccolo, vale fino a 3000 euro.

100 lire 1959