Alex Schwazer è un noto marciatore italiano, nato il 26 dicembre 1984 a Vipiteno. La sua carriera sportiva è stata caratterizzata da trionfi olimpici, controversie legate al doping e successi in campo nazionale ed internazionale. In questo articolo, esploreremo la biografia di Alex Schwazer, la sua carriera sportiva, le controversie legate al doping, la sua vita privata e altre attività in cui è stato coinvolto.
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Biografia
Alex Schwazer è cresciuto tra Racines e Vipiteno ed è entrato nel mondo dell’atletica leggera all’età di 15 anni, inizialmente gareggiando nel mezzofondo e successivamente passando alla marcia. Dopo un breve periodo dedicato al ciclismo su strada e alla mountain bike, ha fatto ritorno alla marcia. Durante la sua carriera sportiva, Schwazer è stato seguito da vari allenatori, tra cui il tecnico Michele Didoni e il tecnico Sandro Damilano.
Le prime medaglie internazionali
Nel 2005, Schwazer ha vinto i Campionati italiani nella gara dei 50 km e ha ottenuto la sua prima medaglia internazionale ai Mondiali di Helsinki, vincendo il bronzo con un nuovo primato italiano di 3 ore, 41 minuti e 54 secondi. Questo risultato ha stabilito le basi per la sua promettente carriera nella marcia.
L’oro olimpico a Pechino
Il momento più significativo nella carriera di Alex Schwazer è arrivato alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Durante questi giochi, ha vinto la medaglia d’oro nella gara di marcia 50 km e ha stabilito un nuovo record olimpico nella specialità, con un tempo di 3 ore, 37 minuti e 9 secondi. Questo risultato ha reso Schwazer un eroe nazionale e lo ha collocato tra i migliori marciatori del mondo.
Tuttavia, questa vittoria non è stata priva di polemiche, con accuse di atteggiamento “troppo italiano” da parte degli Schützen, che hanno sollevato la questione di formare una squadra di atleti “sudtirolesi”. Schwazer è riuscito comunque a dimostrare la sua abilità e a vincere l’oro.
La prima positività al doping
Nel 2012, la carriera di Alex Schwazer ha subito un duro colpo quando è stato annunciato che aveva fallito un controllo antidoping per l’eritropoietina ricombinante. Questa positività lo ha costretto ad essere escluso dalla squadra italiana di marcia 50 km alle Olimpiadi del 2012 a Londra. La squalifica successiva di 3 anni e 6 mesi avrebbe dovuto impedirgli di competere fino al gennaio 2016.
Rientro alle gare
Tuttavia, Schwazer non ha accettato la squalifica e ha cercato di dimostrare la sua innocenza. Nel frattempo, si è rimesso a allenarsi e ha partecipato a una gara non ufficiale, dimostrando che poteva ancora competere ad alto livello. Nonostante la squalifica, ha partecipato ai campionati del mondo di marcia nel 2016 a Roma e ha vinto la gara con un tempo di 3 ore e 39 minuti.
Questo risultato sembrava essere un passo verso la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
Il secondo presunto caso di doping
Tuttavia, nel 2016, un nuovo scandalo legato al doping ha colpito Schwazer. È stato riferito che un campione di urine prelevato il 1º gennaio 2016, inizialmente risultato negativo, è stato successivamente testato ulteriormente e sono stati trovati metaboliti di testosterone. Schwazer e i suoi collaboratori hanno respinto queste accuse, sostenendo che il testosterone era presente in quantità minime e non avrebbe avuto effetti dopanti.
Nonostante le loro affermazioni, Schwazer è stato nuovamente sospeso dalla competizione e le controanalisi hanno confermato la positività al doping. La squalifica di 8 anni ha cancellato i suoi risultati del 2016, tra cui la vittoria nei campionati del mondo di marcia a squadre di Roma e il secondo posto nella gara di marcia 20 km a La Coruña.
Archiviazione del procedimento penale
Nel dicembre 2020, la procura di Bolzano ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale contro Schwazer, sostenendo che i campioni di urina erano stati alterati allo scopo di farlo risultare positivo al doping. Nel febbraio 2021, il Tribunale di Bolzano ha effettivamente archiviato il procedimento penale, dichiarando che Schwazer “non ha commesso il fatto”.
Tuttavia, la WADA ha contestato queste conclusioni, e i legali di Schwazer hanno cercato di ottenere la sospensione della squalifica per consentirgli di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo, ma questa richiesta è stata respinta.
L’attività di allenatore
Dopo la sua squalifica, Alex Schwazer ha annunciato la sua intenzione di intraprendere una carriera come allenatore. Questa decisione ha causato polemiche, poiché le regole antidoping internazionali impediscono a soggetti squalificati per doping di allenare atleti tesserati per federazioni sportive.
Altre attività
Nel 2022, Schwazer ha partecipato al programma televisivo “Pechino Express” in coppia con Bruno Fabbri, anche se sono stati eliminati nella seconda puntata. Inoltre, nel settembre 2023, è entrato come concorrente nella casa del “Grande Fratello”.
Vita Privata
Alex Schwazer ha avuto una relazione sentimentale con la famosa pattinatrice Carolina Kostner dal 2007 al 2012. Nel 2016, ha iniziato a frequentare Kathrin Freund, con cui si è sposato il 7 settembre 2019. La coppia ha avuto due figli, un maschio di nome Noah e una femmina chiamata Ida.
In conclusione, la carriera di Alex Schwazer è stata caratterizzata da alti e bassi, dai trionfi olimpici alle controversie legate al doping. La sua storia rappresenta un caso emblematico dei problemi e delle sfide che l’atletica leggera e lo sport in generale affrontano nella lotta al doping. La sua decisione di intraprendere una carriera da allenatore e le sue altre attività mostrano che ha cercato di continuare a essere coinvolto nello sport nonostante le sfide che ha affrontato nel corso degli anni.