Il cioccolato è quasi universalmente conosciuto e riconosciuto come prodotto appetibile e che piace quasi a tutti, essendo un elemento molto versatile, impiegato moltissimo per la preparazione dei dolci e che esiste da svariati secoli soprattutto in formati immediatamente riconoscibili come le tradizionali tavolette, che hanno quasi sempre una percentuale variabile di cacao, che è ovviamente l’elemento fondamentale di quasi ogni tipologia di cioccolato, eccezion fatta di quello bianco che è costituito dal burro di cacao. Generalmente il cioccolato è un prodotto a bassa deperibilità, quindi ha una scadenza, con conseguente periodo di consumo che può essere anche molto lungo, ma in alcuni casi se non conservato in maniera “perfetta” tende a diventare bianco.

Perchè il cioccolato diventa bianco? Spiegato il motivo! Il cioccolato in tavolette è generalmente costituito da relativamente

Non completamente ma tende a svilupparsi una particolare patina biancastra sulla superficie, che può essere interpretata come segno di “deperibilità sopraggiunta”.

Ma cosa significa il cambio di colore del cioccolato? Si può ancora mangiare?

Perchè il cioccolato diventa bianco? Spiegato il motivo!

Perchè il cioccolato diventa bianco? Spiegato il motivo!

Il cioccolato in tavolette è generalmente costituito da relativamente

Il cioccolato in tavolette è generalmente costituito da relativamente “pochi” ingredienti di base, come la pasta di cacao, zucchero, burro di cacao, aromi e generalmente anche svariate forme di emulsionante così da migliorare la conservazione ed anche l’aspetto.

A seconda della qualità e della “genuinità” del cioccolato, sono presenti più o meno questi ingredienti in dosi diverse, anche se il principale “fattore” che determina anche il gusto personale è costituito dall’apporto di cacao. Il bianco che tende a svilupparsi come forma di patina è costuito da un comune effetto che è portato dalla migrazione del burro di cacao che è quasi sempre presente nel cioccolato in tavolette, che in corrispondenza di cambi di temperatura tende a riaffiorare verso la parte esterna.

Questo accade soprattutto quando il prodotto viene conservato in frigorifero, in modo specifico durante l’estate, quando le temperature ambientali sono generalmente più elevate, di svariati gradi rispetto a quelle del frigo. Si sviluppa spesso quindi una sorta di shock termico che causa questa patina inconfondibile.

Questa però non costituisce la non commestibilità del prodotto che permane, ossia il cioccolato in questo stato è assolutamente commestibile, comprensibilmente può conferire al prodotto un aspetto “invecchiato”. Per evitarlo è sufficiente mantenerlo in luoghi sufficientemente freschi ma dalla temperatura non eccessivamente differente da quella esterna, quindi non conservarlo in frigorifero è una buona idea.

La patina  può avere anche una consistenza più granulosa, questa è costituita da una forma diversa di riaffioramento che è in questo caso dello zucchero, tipico elemento che viene causato da una condizione di conservazione troppo umida.