La recente condizione lavorativa di vari settori si è “fatta sentire” in modo particolare nell’ambito privato e commerciale, ed ha coinvolto vari settori anche molto popolari, come ad esempio Amazon, ma anche altre condizioni lavorative considerate non adeguate, coinvolgono tutt’ora anche l’apparato medico nazionale, con uno sciopero su larga scala organizzato da buona parte dell’esercizio medico ed ospedaliero, che sarà evidenziato proprio da questa protesta organizzata il prossimo 5 dicembre 2023.
Da non perdere:
L’evento è stato ufficializzato direttamente dai vari sindacati che si sono impegnati a portare avanti lo scopero, in relazione alle ultime forme di manovra da parte del governo.
Lo sciopero non riguarderà solo ed espressamente le figure dei medici ma anche quelle di sanitari, infermieri ed in generale un grande numero di professioni sanitarie.
Sciopero dei medici 5 dicembre 2023: ecco perchè
E’ prevista una forma di it-in di protesta contro la manovra economica e in difesa del Servizio Sanitario Nazionale organizzato dai vari sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing up, come forma di protesta effettiva nei confronti del governo, in particolare con l’ultima manovra che non ha preso in considerazione aumenti e nuove misure nei confronti dello sforzo nazionale in ambito medico, da tempo contestato in quanto gli ultimi esecutivi non hanno effettivamente provveduto a potenziarlo a sufficienza.
Questo porterà a delle naturali quanto prevedibili forme di rallentamento in merito ai servizi medici, in particolare evidenziati da diversi tagli e rimodulazioni in vista del PNRR, che ha portato la riduzione tra gli altri dei posti letto per terapia intensiva che saranno ridotti da 7.700 a 5.992 posti mentre viene posticipata l’urgenza di nuove apparecchiature mediche specifiche dal prossimo anno al 2025 ed al 2026, come evidenziato dall’ultima proposta legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lo Sciopero è stato formulato dai sindacati menzionati ed avrà il supporto di buona parte dell’opposizione di governo, in particolare dal Partito Democratico e dal gruppo sindacale della CIGL come evidenziato dal segretario generale Maurizio Landini. Da sempre il contesto medico nazionale appare in difficoltà, evidenziate in modo particolare dal periodo pandemico, che ha esaltato ancora di più le difficoltà, in particolare in alcune regioni, di sviluppare un piano concettuale efficace che possa effettivamente porre rimedio a mancanze sia strutturali che relative al lungo termine, concetto evidenziato anche dai numerosi giovani che una volta ottenuta una laurea in qualche forma di esercizio medico, con sempre maggior frequenza scelgono di emigrare verso altri lidi in Europa ma anche nel resto del mondo.