L’alcol di tipo “alimentare” viene considearato uno dei principali “problemi” inerenti alla salute degli esseri umani, e non da poco, in quanto gli effetti delle bevande alcoliche, soprattutto nel lungo periodo, sono state osservate e poi certificate da studi iniziati svariati secoli fa. Rispetto ad altre sostanze in grado di apportare un effetto negativo per la salute, gli effetti dell’alcol pur riconosciuti sull’organismo, spesso sono portati a passare quasi in secondo piano, a causa dell’importante funzione “culturale” di questi alimenti.

I prodotti alcolici sono ovviamente considerati “nocivi” in particolare se rientrano parte di un’abitudine poco sana, ma cosa accade nello specifico al nostro organismo quando ad esempio, ci ubriachiamo?

Questi sono stati documentati, ed oltre ai tradizionali sintomi “post sbornia” (detti comunemente hangover dall’inglese) ce ne sono anche altri non propriamente gradevoli.

Effetti dell’alcol sull’organismo: ecco cosa succede quando ci ubriachiamo

 

Le capacità “stordenti” dell’alcol sono conosciute da millenni, probabilmente fin da quando qualcuno ha provato a consumare della frutta fortemente fermentata, in quanto il processo che porta gli zuccheri di frutta ed alcuni ortaggi a diventare alcol etilico o più semplicemente etanolo (l’unico “commestibile” per la specie umana) passa attraverso questa struttura di trasformazione.

L’alcol viene trasformato in fasi successive in sostanze utilizzabili., cosi da essere poi scomposto e reso “utile” per l’organismo, l’ubriacatura sostanzialmente diventa tale quando l’organismo non riesce in poco tempo a gestire un ammontare elevato di etanolo, quindi l’eccesso viene trasformato in acetaldeide, che è estremamente dannoso, soprattutto nel lungo periodo, in quanto è la causa principale di malattie al fegato ma anche ai reni ed all’apparato cardiaco.

I principali effetti sono di tipo neurologico, ad esempio l’alcol tende a ridurre i freni inibitori facendoci risultare più disinvolti fino alla completa forma di abbandono di “limiti” da questo punto di vista, ma contribuisce anche ad una percezione di temperatura esterna diversa (spesso “sentiamo più freddo”), effetto causato anche da una progressiva forma di disidrataizone, che porta anche l’organismo ad espellere i liquidi in eccesso attraverso la minzione. Il resto dell’ acetaldeide non viene gestito e quindi è formalmente libero di restare nell’organismo a lungo, provocando effetti che necessitano anche di svariate ore per essere abbandonati, come il tradizionale mal di testa.

In sostanza un organismo sano tende a disfarsi prima possibile ed in tutti i modi dell’etanolo in eccesso (l’etanolo è alla base di qualsisai alcolico commestibile, strutturalmente non cambia niente tra un vino economico o un superalcolico), condizione che ovviamente varia in base al soggetto.