La storia della filatelia è assolutamente “non banale” in quanto risulta essere profondamente legata con una serie di invenzioni e trovate che oggi possono apparire scontate, banali, ma che hanno contribuito, quasi sempre neanche in maniera irrilevante, a velocizzare ed efficientare le comunicazioni come quelle postali. Un vecchio francobollo postale può infatti essere indiscutibilmente un esemplare che “racconta molto” del proprio compendio storico ma se si tratta di un esemplare raro può anche portarci a guadagnare cifre rilevanti.

Vecchio francobollo

L’esemplare in questione risulta essere molto difficile da trovare ma almeno secondo la probabilità, non è così impossibile imbattersi in un pezzo filatelico simile.

Quanto vale questo vecchio francobollo? La risposta potrà essere addirittura sorprendente per molti, data la natura “italiana”.

Vecchio francobollo: trova questo esemplare e guadagni tantissimi soldi

Vecchio francobollo

Molti esemplari estremamente rari infatti sono stati concepiti proprio in Italia, e parecchie di queste  emissioni raccontano tantissimo di un ambito apparentemente lontano, che però fa riscoprire storie particolari.

Durante il Risorgimento, che ha portato all’affermazione dell’Italia come nazione unificata, che si è formalmente ultimata nel 1870, sono state emesse numerose emissioni che però strutturalmente erano state già adottate in tempi non sospetti, a partire da pochi anni dopo l’invenzione effettiva del francobollo (datata 1840), e il pezzo in questione è esattamente contemporaneo a questi anni così tumultuosi ma anche così rilevanti.

In particolare questo pezzo risale alle emissioni costituite dal Regno Lombardo Veneto, una forma di regno “vassallo” dell’Impero Austro-Ungarico, che è perdurato fino al 1865, ossia fino a quando anche le regioni dell’Italia in questione sono divenute parte del Regno d’Italia.

Questi specifici francobolli, emessi nel 1863 fanno parte di una collezione estremamente rara, costituita dall’aquila bicipite raffigurata al centro di ogni esemplare, rispetto a molti altri esemplari dell’epoca già muniti di dentellatura, in 5 serie da vari “soldi” in termini di valore. Sono formalmente costituiti dal medesimo modello replicato in vari colori.

Un singolo francobollo può valere da circa 50 euro se è formalmente usato, ma un esemplare ottimamente conservato può “toccare” i 300 euro, fino ad una valutazione sorprendentemente più alta che può arrivare fino a 10 mila euro, se si tratta di un pezzo nuovo linguellato e con la gomma integra, se si considera l’esemplare da 10 soldi, di colore azzurro turchese evidenziato in foto.

L’intera collezione è ancora più interessante: usata può valere da circa 300 euro fino a 1000 euro, ma se si tratta di una serie nuova tenuta perfettamente può valere fino a 26 mila euro.

Vecchio francobollo