Natale è per molti anche e soprattutto cibo, generalmente soprattutto in nazioni dove la cultura è legata anche al cibo, come l’Italia, dove le  tradizionali cene di Natale e di fine anno in generale possono anche portare ad una vera e propria forma di aumento di peso, che si generalizza quasi sempre con la necessità di dover ritrovare una buona forma fisica entro la fine dell’anno. E’ una dinamica molto conosciuta ma non per questo da sottovalutare, anche perchè mangiare troppo o mangiare “male” può portare anche ad una forma di intossicazione alimentare vera e propria da gestire da curare proprio a Natale, magari quando siamo meno propensi a farlo.

Intossicazione alimentare a Natale

Con questo nome si definisce l’assunzione tramite alimentazione di una o più tossine che sono presenti in alcuni alimenti, e che possono portare anche a conseguenze prolungate.

Proprio durante le feste di Natale è assolutamente necessario valutare alcuni alimenti ed evitarli oppure ridurre il loro consumo.

Intossicazione alimentare a Natale: ecco come evitarla

Intossicazione alimentare a Natale

Proprio durante le feste sono parecchi i potenziali problemi alimentari che possono subentrare, quasi sempre inerenti alla quantità di cibo che consumiamo, ma non solo: si fa ricorso all’intossicazione alimentare come definzione di un problema che può essere inerente alla preparazione di alimenti come pesce e i frutti di mare, ma non necessariamente.

E’ sempre una buona idea seguire alcuni accorgimenti sicuramente “banali” ma anche necessari se si decide di preparare questi alimenti, come il lavarsi spesso e correttamente le mani prima e dopo averli “maneggiati” e preparati. Allo stesso tempo i prodotti ittici non vanno consumati oltre le due ore dalla preparazione se si trovano a tempratura ambiente e non oltre le quattro ore dopo che questi hanno lasciato il frigorifero.

Alcuni formaggi a pasta morbida possono contenere, soprattutto se lasciati a lungo in contesti non troppo freddi una forma di microrganismo come quello della Listeria  che provoca se prolificato una intossicazione alimentare con debilitazione che può portare addirittura ad un ricovero per le persone considerate fragili, come ad esempio chi ha già una salute non perfetta, oltre ai bambini e gli anziani.

Pollo e tacchino al forno vanno cotti in maniera estremamente uniforme così da debellare qualsiasi forma di batterio presente in alimenti simili, anche in questo caso possono scaturire in problematiche anche piuttosto lunghe: per la preparazione di questi prodotti alimentari è sempre meglio fare ricorso a temperature sufficientemente elevate, almeno di 75 gradi centigradi in tutta l’area del pollo o tacchino.