Il vino è uno degli alcolici più antichi e insieme alla birra costituisce uno dei principali prodotti di questo tipo. Paesi come l’Italia e la Francia sono responsabili per quasi metà della produzione mondiale di vino. Negli ultimi anni, negli Stati Uniti in particolare, si è osservato un aumento della diffusione del vino tra gli appassionati, che ha portato all’introduzione di nuove forme di confezionamento, come ad esempio la lattina.
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Questa tendenza del vino in lattina sta iniziando a diffondersi anche in Italia, seppur ancora in modo limitato. Tuttavia, è destinata a durare nel tempo? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa nuova forma di confezionamento? Analizziamo insieme questo “fenomeno”.
Per una nazione come l’Italia, che ha una forte connessione con il cibo e le bevande, l’idea di mettere un prodotto liquido come il vino in una lattina potrebbe sembrare strana. Il vino è influenzato da molti fattori, come la qualità della botte, della bottiglia e delle condizioni ambientali, che potrebbero essere compromessi quando viene confezionato in lattina.
Tuttavia, l’idea del vino in lattina non è del tutto nuova. In passato, alcuni produttori italiani avevano sperimentato questa forma di confezionamento, ma senza ottenere risultati duraturi. Al contrario, negli Stati Uniti e in alcune parti dell’Oriente, varianti di vino di origine italiana hanno trovato successo nella confezione in lattina. Questo tipo di confezionamento è considerato più pratico ed ecologicamente sostenibile rispetto al vetro, in quanto la lattina può essere facilmente riciclata.
La principale sfida per il vino in lattina è di natura “culturale”. I consumatori devono abituarsi all’idea di bere vino da una lattina, che è un’esperienza diversa rispetto alla tradizionale bottiglia di vetro. Tuttavia, i giovani, come i Millenials e la Generazione Z, sono più inclini ad accettare prodotti più immediati, sostenibili e con un impatto ambientale minore. È importante notare che non tutti i vini sono adatti per essere confezionati in lattina a causa delle loro caratteristiche chimiche, inoltre, la durata di conservazione del vino in lattina è generalmente inferiore a 12 mesi, a differenza dei vini in bottiglia che possono conservarsi per anni.
Nonostante queste sfide, il vino in lattina è una realtà in altri paesi e non sembra influenzare il mercato dei vini di alta qualità confezionati in bottiglia. Si tratta di una nuova opzione per i consumatori che cercano praticità e sostenibilità, ma non necessariamente sostituirà completamente la tradizionale bottiglia di vetro.
In conclusione, il vino in lattina è una tendenza emergente nel mercato vinicolo, con una crescente diffusione sia negli Stati Uniti che in Italia. Nonostante le preoccupazioni riguardo alla qualità e alla conservazione, questa nuova forma di confezionamento offre vantaggi in termini di praticità ed eco-sostenibilità. Tuttavia, è importante che i consumatori siano informati sulle differenze tra il vino in lattina e quello in bottiglia, per poter fare una scelta consapevole in base alle proprie preferenze e alle caratteristiche del vino stesso.
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