Le ultime notizie di salute, soprattutto in ambito alimentare, hanno cercato di evidenziare come spesso molte persone sottovalutano la scelta della pasta che si acquista al supermercato, che però dovrebbe essere molto importante. Molte volte si sceglie semplicemente la pasta preferita basandosi su criteri soggettivi o semplicemente si sceglie quella che costa meno e non si pensa alla qualità della pasta in se. Scegliere la marca giusta è essenziale per una corretta alimentazione e per fare tale scelta bisogna considerare dei parametri ben precisi che andremo a vedere in seguito.

Come stavamo dicendo scegliere la pasta giusta e migliora deve seguire dei criteri ben precisi che la rendono migliore di altri. Oltre al prezzo che ovviamente, varia da prodotto a prodotto, bisogna considerare anche la materia prima utilizzata e anche i vari processi di lavorazione. Andiamo a vedere il tutto nello specifico in modo tale da avere una guida ben precisa che ci possa aiutare a fare la scelta migliore per la nostra salute.

Miglior pasta al supermercato: ecco quale scegliere

Per mangiare sano ed equilibrato, non bisogna solo comprare determinati alimenti “dietetici”, ma bisogna comprare soprattutto alimenti di qualità, come nel caso della pasta. Per scegliere la pasta migliore è importante valutare le materie prime che vengono utilizzate così da avere un prodotto fino di qualità. La pasta secca di solito viene prodotta con la semola derivante dalla macinazione del grano duro, invece la fresca bisogna utilizzare la farina di grano tenero.

In Italia quasi la metà del grano utilizzato viene importato dall’estero perché costa ovviamente di meno ma anche perché la produzione nazione non riesce a soddisfare interamente la domanda.

Bisogna precisare che l’origine italiana non indica per forza una qualità superiore ma semplicemente c’è una maggiore tracciabilità del prodotto e va anche a sostenere l’agricoltura locale, quindi si tratta di una scelta positiva. Ma al di là di questo fattore, la cosa essenziale è considerare la qualità del grano. Affinché esso sia considerato di alta qualità, deve presentare un elevato contenuto proteico, compreso tra il 12,50% e il 15% su ogni 100 grammi di prodotto.

Ciò non solo va a garantire la conservazione dei principi nutrizionali della pasta ma va anche a contribuire una migliore tenuta durante la cottura. Un formato di pasta trafilato al bronzo, ad esempio, è associato ad una qualità maggiore, quindi lo si preferisce rispetto ad un altro, grazie al fatto che il prodotto finale va a conservare meglio il condimento, oltre che mantiene una maggiore consistenza durante la cottura.

Infine, la scelta di pasta essiccata a temperature elevate, superiori a 115 gradi, potrebbe ridurre i tempi e i costi di produzione, ma comporta la perdita di molte proprietà nutrizionali, compresi minerali e vitamine, e influisce sulle caratteristiche organolettiche del prodotto finale.