In un compendio di problematiche varie, anche l’attuale esecutivo sta avendo difficoltà nel mantenere prezzi bassi soprattutto a causa di una generalizzata forma di aumento dei prezzi che è anche percepibile nei generi alimentari, compresi quelli di “prima necessità” ossia quelli ai quali è effettivamente difficile “disfarsi”. Costituisce un concetto a dir poco problematico soprattutto, per ovvie  ragioni economiche, per i ceti più bassi, ed anche se l’inflazione sta diminuendo in modo sostanziale ed evidente, l’impatto di questo fenomeno è ancora molto particolare, che si riflette anche nel prezzo di costo, che sempre facendo riferimento ai generi alimentari ha provocato varie forme di aumento in particolare in merito ad un “bene alimentare” comune.

Prezzo dei generi alimentari

Non tutti i generi aumentano allo stesso modo, in quanto il costo è relativo anche alla logistica, alle risorse di base che a loro volta sono condizionate da varie tipologie di fenomeni.

Quale è il cibo che formalmente ha subito un aumento maggiore nell’ultimo anno? Scopriamolo insieme.

Prezzo dei generi alimentari, sai quale è aumentato di più? Ecco la risposta

Prezzo dei generi alimentari

Molti potrebbero pensare che è l’olio d’oliva, ma non è così, in quanto l’aumento generalizzato di quest’ultimo bene è legato alla richiesta ma anche ad una certa tendenza a soddisfare le richieste. Il genere alimentare indispensabile, preso quasi “sottogamba” è invece lo zucchero tradizionale, ossia quello bianco, che in 12 mesi ha fatto evidenziare un costo di oltre il 40 %, in quanto un pacco da 1 kg nel 2022 difficilmente superava una media di 85 centesimi, oggi può costare anche quasi 1,40 euro.

L’aumento del costo però non è stavolta inerente prettamente all’inflazione ma risulta essere sviluppata in modo diretto, per favorire i produttori che da sempre guadagnavano un profitto troppo risicato per una risorsa che è tanto importante quanto non così impattante per la popolazione media (in genere ogni italiano non supera il consumo di zucchero per persona in quantità superiori ai 9 kg).

Si tratta quindi di una mossa concepita per favorire le varie cooperative che producono zucchero di canna dalla barbabietola da zucchero, anche a fronte delle nuove opere di sostenibilità, e questo evidenzia quanto il concetto di prezzo risulti essere stato ideato stavolta non in modo “innaturale” ma “di proposito” per favorire una forma di impresa alimentare alla quale praticamente nessuno potrebbe rinunciarvi a cuor leggero.

Lo zucchero quindi è il genere alimentare che a subito un rincaro maggiore anche se non tutti potrebbero essersene accorti, almeno fino a questo momento.