E’ il costo dei carburanti relativo ai prezzi al dettaglio uno dei più grandi “problemi” da gestire per la maggior parte dei cittadini, sia nell’ambito privato ma anche in quello professionale in quanto sono  i principali costi legati al trasporto su gomma ad influire in modo specifico in vari temi comuni dell’apparato economico. In questo periodo la benzina, così come gli altri principali carburanti necessari, è in un periodo di forte ribasso, evidenziato dai prezzi dei distributori, anche se la motivazione è diversificata.

benzina

Il costo che viene pagato dal consumatore è infatti stato continuamente modificato anche in modo importante negli ultimi anni.

Quali sono le principali cause e quindi le motivazioni del costo al distributore in diminuizione, e quale sarà il prezzo in futuro?

Benzina in ribasso al distributore: ecco il nuovo prezzo

Benzina in ribasso prezzo

In primo luogo è sicuramente influente il prezzo del petrolio che è la principale nonchè fondamentale risorsa dalla quale si “ricava” la benzina e gran parte dei suoi derivati, attualmente anche influenzato da un deprezzamento di altre risorse (che ha a sua volta influito positivamente sul valore dell’oro, ad esempio), portando il prezzo al barile poco sotto i 70 dollari, dopo essere stato piazzato a costi molto più elevati nel recente passato.

Nello specifico, al distributore di carburante le varie associazioni hanno evidenziato per la prima volta in questa seconda parte di 2023 una valutazione “media” che ha portato la benzina sotto la soglia di 1,8 euro al litro, quotazioni simili, di poco inferiori anche per il diesel gasolio, che è ritornato sui livelli “minori” della scorsa estate. Alcuni esponenti del governo hanno promosso l’iniziativa poi momenteamente sospesa a titolo obbligatorio, dei cartelloni con i prezzi medi regionali, che sono stati identificati come parziale motivazione che ha portato alla riduzione del prezzo, anche se da molte agenzie di consumatori il tutto non è stato effettivamente confermato come principale causa, trattandosi di un compendio questo di vari fattori.

Anche la situazione decisamente problematica in Medio Oriente può aver influito sul costo del greggio e dei suoi derivati ma anche una minore richiesta in corrispondenza dei costi della benzina e del diesel, condizione che aveva abbondantemente superato i 2 euro solo pochi mesi fa durante l’estate, mentre in precedenza durante il 2022 è stato necessario l’intervento del governo per contribuire ad una calmieratura dei prezzi in questione, date le difficoltà di approvvigionamento nel settore energetico.

Difficile definire il prossimo futuro, anche se probabilmente la soglia della benzina resterà sotto il 1,9 euro al litro fino alla fine del primo mese del 2024.