Il Natale è ovviamente anche e soprattutto regali, in barba alla consueta forma morale che è comunque attiva al 100 % e si applica in modo specifico ai buoni sentimenti che coinvolgono almeno “teoricamente” le persone durante le feste: indifferentemente dal tipo di relazione che abbiamo verso il prossimo, siamo quasi obbligatoriamente tenuti a fare regali, e magari aspettarsi di risposta un dono come controparte. Nel mondo “concreto” come quello moderno però anche grazie alla tecnologia è divenuto quasi indispensabile trovare dei metodi alternativi per rivendere i regali che sono stati fatti a Natale o durante le altre ricorrenze che prevedono proprio lo scambio di doni, che sono indesiderati.

Come rivendere i regali di Natale

Esistono varie applicazioni di vendita (e non solo) che prevedono proprio la possibilità di potersi “sbarazzare” in modo lecito e “pulito” magari ottenendo qualcosa in cambio.

Un regalo non deve essere per forza venduto perchè non ci aggrada, magari se si tratta di un regalo doppio, la possibilità di “farci qualcosa” è una prospettiva da non sottovalutarae.

Come rivendere i regali di Natale indesiderati: ecco la guida

Come rivendere i regali di Natale

Internet fornisce da molti anni, da diverso tempo prima dell’impatto delle app diffuso, possibilità di vendita e “riciclo” di qualsiasi oggetto, di ogni foggia, tipologia e categoria specifica, che proprio durante le ricorrenze come le feste natalizie, possono rivendere ciò che hanno ricevuto durante le feste.

Come evidenziato dal Codacons, circa 1/5 degli italiani durante le feste entro un mese metterà in vendita qualcosa che ha ricevuto, quasi sempre perchè si tratta di un regalo “doppio” o comunque non così gradito. La rete infatti permette in modo efficiente di non mantenersi simbolicamente “sullo stomaco” un dono.

I siti/app più diffusi sono ovviamente Ebay, con una risalita del Facebook Marketplace e Subito.it, piattaforme queste estremamente “crescite” in termini di affidabilità, ma anche le varie Vinted e Wallapop sono specificamente adibite per qualsiasi forma di oggetto, vecchio o meno vecchio che sia, senza delle vere e proprie commissioni e con costi di spedizione gratuiti o contenuti.

Poi esistono anche delle tipologie più legate a categorie specifiche come Depop, app italiana che permette di vendere oggetti soprattutto di abbigliamento (è molto comune tra i vari influencers) ma anche per specifici beni corrispondenti a brand “di lusso” come Vestiaire Collective, app nata in Francia alcuni anni fa specifica proprio per brand conosciuto come Gucci, Prada e tanti altri.

Tutte sono strutturate con delle app che permettono di gestire il denaro guadagnato dalla vendita e poi spostarlo su un proprio account bancario.